giovedì 31 dicembre 2009
lunedì 28 dicembre 2009
giovedì 24 dicembre 2009
buon natale
che
ne dici
SIGNORE se
in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior-
no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.
Un albero con radici
molto profonde, perché
i loro nomi non escano
mai dal mio cuore; un
albero dai rami molto
grandi, perché i nuovi
nomi venuti da tutto il
mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero con
un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita
mercoledì 23 dicembre 2009
presentazione dell' ORCHESTRA GIOVANILE SAN DOMENICO SAVIO da parte della presidente dell'ass. oratorio San Domenico Savio(rosetta bossio)
Flauto Jessica Parrilla, Ruggero Ruggiero, Antonella Prantera, Fiorenza Malena, Caterina Cerminara, Annelisa Cinefra, Alessio Perri, Carmen Cerminara, Cataldo Spataro, Gianfranco Palmieri, Salvatore Maida, Pasquale Facenza, Rosanna Baffa, Iole Grillo, Valeria Amoroso, Silvia Bruni, Sara Squillace, Elisa Samà
Tromba Prof. Giovanni Rovito, Emilio Basta, Samà Antonio
Trombone Luca Rizzo
Sassofono Contralto Rosanna Baffa, Isabella Rovito
Sassofono tenore Antonio Malena, Luigi Squillace
Pianoforte Valeria Dima, Anna Marino
Clarinetto Roberta Maida, Giusy Rizzo, Luana Lettieri, Elisa Maida, Angela Vulcano, Funaro Salvatore
Chitarra Prof. Vincenzo Funaro, Francesca Critelli, Nicola Nigro
Batteria Luca De Franco
Fisarmonica M° Todaro Francesco
Canto Rosanna Murano, Elvira Liotti, Raffaella Filosa, Gemma Adorisio, Sara Tridico, Sara Nigro, Renato Ruggero, Manuel Ruggero, Pietro Morelli, Itria Sprovieri, Vincenzo Orlando, Flavio Orlando, Francesco Oliverio, Rosanna Dell’Aquila
L’orchestra è costituita da 52 ragazzi e abbraccia per il momento i territori di Cirò, Cirò Marina, Torre Melissa, come si nota dallo stendardo è rappresentata da due simboli: la chiave di violino per la formazione artistica dei giovani, ricorda il liceo musicale, il giglio ne rappresenta la formazione umana e spirituale, ricorda il giglio di Mondonio chiamato così Domenico savio per la purezza della sua vita e del suo paese nativo, il giglio e la chiave di violino scelti dopo attente riflessioni rappresentano le radici dell’orchestra dove fede e cultura si incontrano e diventano facce della stessa medaglia, è qui che oratorio e liceo musicale trovano unità diventano uno per costruire progetti educativi finalizzati ai giovani, diceva don bosco 150 anni fa, e noi facciamo tesoro di questo, gli esempi dei Santi sono sempre attuali nonostante il tempo che passa perché vivevano il Vangelo concretamente, diceva don bosco musicista autodidatta che la musica è lo strumento educativo per eccellenza, anche su questo principio nasce l’orchestra che vogliamo condividere e far crescere con la collaborazione di tutti e dare l’opportunità ai ragazzi, di imparare a suonare tra le file di una vera e propria orchestra. L’orchestra si basa fondamentalmente su valori importanti come la fede, la cultura, l’unità, lo strumento educativo per questo è importante che don Antonio Mazzone presidente onorario dell’oratorio di cirò continui ad illuminarci con i suoi consigli a insegnarci ancora la forza e il coraggio di essere autentici cristiani e come portavoce di tutti i componenti delle due associazioni le chiediamo di benedire i talenti dei nostri giovani musicisti e di essere il padrino dell’orchestra giovanile san Domenico savio, di benedire entrambe le associazioni che ci leghi sempre l’unità e l’impegno reciproco nel portare avanti (concretizzare) il progetto educativo dei giovani e che siano i giovani stessi voi a ragazzi a raccoglierne i frutti da distribuire un domani alle nuove generazioni. Auguro a voi e alla prof.ssa direttore d’orchestra Angela Vulcano pieno successo in tutte le vostre attività artistiche
grazie.
domenica 29 novembre 2009
domenica 8 novembre 2009
Riceviamo e pubblichiamo
domenica 25 ottobre 2009
domenica 11 ottobre 2009
festa oratorio
FESTA APERTURA
17ottobre 2009
Ore 18,00 Santa Maria de Plateis
Benedizione statua San Domenico Savio
Festa in oratorio ….
Vi aspettiamo
mercoledì 7 ottobre 2009
programmazione 2009/2010
che incontrare e comunicare Cristo a tutti
Vedere Gesù nella Sacra Scrittura
Vedere Gesù nella propria storia
Nutrirsi di Gesù Pane di Vita Eterna
Per essere discepoli autentici e
apostoli appassionati
SPAZIO CULTURALE SPAZIO SPORTIVO SPAZIO ARTISTICO
FESTA SAN DOMENICO SAVIO
DAL 2 AL 8 maggio 2010
VIA LUCIS 2 maggio
ESTATE GIOVANI
DAL 2 al 8 luglio
VOLONTARIATO E FRATERNITA’
CAMPI ESTIVI
"BE SIGN OF HOPE: ESSERE SEGNI DI SPERANZA"
ASSISI
MARCIA FRANCESCANA
PROPOSTE :
pastorale giovanile KR
giovani mondo unito
cooperatori salesiani
Messaggio di Don Bosco
A distanza di cento anni, don Bosco ha un messaggio da rivolgere ad ogni giovane: «Io ero una persona come te. Ho voluto dare un senso pieno alla mia vita. Con l'aiuto di Dio ho rinunciato ad avere una famiglia mia per diventare papà, fratello, amico di chi non aveva papà, fratelli, amici. Se vuoi essere come me, andremo insieme a spendere la vita in una favela sudamericana, tra i lebbrosi dell'India, o nella periferia di una città italiana, dove troveremo tanti poveri, anche se nascosti: poveri di affetto, di senso della vita, poveri che hanno bisogno di Dio e di te per vivere. Ma se anche non ti senti di rischiare la vita com'io l'ho rischiata, ti ricordo una verità importantissima: la vita, questo grande dono che Dio ci ha dato, bisogna spenderla, e spenderla bene. La spenderai bene non chiudendoti nell'egoismo, ma aprendoti all 'amore, all 'impegno per chi è più povero di te».
domenica 13 settembre 2009
lunedì 7 settembre 2009
un albero grande
che non cessa mai di espandersi e di donarsi
e di fare ombra:una fresca ombra che è gioia di vita.
conosco un albero grande che ha sfidato tormente e bufere,
un albero cresciuto al sole di Dio,
e alla rugiada della sua tenerezza senza confini,
un albero che ospita tanti tordi e passeri
il cuore e il canto d'innumerevoli giovani, ragazzi e bambini.
conosco un albero grande
le cui radici affondano nella terra buona
di una fiducia insonne che lo alimenta
dell'amore forte e paziente e senza frontiere.
conosco un albero grande: Don Bosco è il suo nome!
E mi è festa essere un suo ramo,
piccolo - certo - ma verde
della sua perenne vitalità di speranza e d'immensa fiducia,
e di un amore che in Dio si spalanca
a tutti i giovani del mondo
e ringiovanisce ogni giorno
nella Parola di Dio e nella Messa di ogni mattino.
un pergolato di rose
Il sogno seguente porta evidenti i caratteri di una visione più che di un sogno. Infatti Don Bosco, nel raccontarlo ai suoi primi Salesiani, s'introdusse così: «Perché ognuno di noi abbia la sicurezza che è Maria Vergine che vuole la nostra Congregazione, vi racconterò non già la descrizione di un sogno, ma quello che la stessa Beata Madre si compiacque di farmi vedere».
Continua quindi narrando il sogno, che riportiamo con le stesse sue parole, omettendo per brevità alcuni particolari.
«Un giorno dell'anno 1847, avendo io molto meditato sul modo di far del bene alla gioventù, mi comparve la Regina del cielo e mi condusse in un giardino incantevole».
Quindi Don Bosco descrive il giardino, poi prosegue: «C'era un pergolato che si prolungava a vista d'occhio, fiancheggiato e coperto da rosai in piena fioritura. Anche il suolo era tutto coperto di rose. La Beata Vergine mi disse:
- Togliti le scarpe! -, e poiché me le ebbi tolte, soggiunse:
- Va' avanti per quel pergolato; è quella la strada che devi percorrere.
Cominciai a camminare, ma subito mi accorsi che quelle rose celavano spine acutissime, cosicché i miei piedi sanguinavano. Quindi fatti appena pochi passi, fui costretto -a ritornare indietro.
- Qui ci vogliono le scarpe -, dissi allora alla mia Guida.
- Certamente - mi rispose -; ci vogliono buone scarpe.
Mi calzai e mi rimisi in via con un certo numero di compagni, che avevano chiesto di seguirmi. Il pergolato appariva sempre più stretto e basso. Molti rami si abbassavano e si alzavano come festoni; altri pendevano perpendicolari sopra il sentiero. Erano tutti rivestiti di rose, e io non vedevo che rose ai lati, rose di sopra, rose innanzi ai miei passi. Mentre ancora provavo vivi dolori ai piedi, toccavo rose di qua e di là, sentendo spine ancor più pungenti; e mi pungevo e sanguinavo non solo nelle mani, ma in tutta la persona. Al di sopra anche le rose che pendevano celavano spine pungentissime, che mi si infiggevano nel capo. Tuttavia, incoraggiato dalla Beata Vergine, proseguii il mio cammino.
Intanto tutti coloro che mi osservavano, dicevano:
- Oh, come Don Bosco cammina sempre sulle rose! Egli va avanti tranquillissimo; tutte le cose gli vanno bene.
Ma essi non vedevano le spine che laceravano le mie membra. Molti preti, chierici e laici, allettati dalla bellezza di quei fiori, si erano messi a seguirmi con gioia, ma quando sentirono la puntura delle spine, si misero a gridare:
- Siamo stati ingannati!
Percorso un bel tratto di via, mi volsi indietro e con dolore vidi che mi avevano abbandonato. Ma fui tosto consolato perché vidi un altro stuolo di preti, chierici e laici avanzarsi verso di me dicendo:
- Eccoci: siamo tutti suoi, siamo pronti a seguirla».
Don Bosco continua dicendo che, giunto in fondo al pergolato, si trovò con i suoi in un bellissimo giardino, dove lo circondarono i suoi pochi seguaci, tutti dimagriti, scarmigliati, sanguinanti. Allora si levò una brezza leggera, e a quel soffio tutti guarirono come per incanto. Soffiò un altro vento e si trovò attorniato da un numero immenso di giovani, assistiti da molti preti e coadiutori che si misero a lavorare con lui.
Intanto si vide trasportato con i suoi in una «spaziosissima sala di tale ricchezza che nessuna reggia al mondo può vantarne l'uguale.
Era tutta cosparsa e adorna di rose freschissime e senza spine dalle quali emanava una soavissima fragranza. Allora la Vergine SS. che era stata la mia guida, mi interrogò:
- Sai che cosa significa tutto ciò?
- No - risposi - vi prego di spiegarmelo.
Allora Ella mi disse:
- Sappi che la via che hai percorso tra le rose e le spine significa la cura che tu hai da prenderti della gioventù: tu vi devi camminare con le scarpe della mortificazione. Le spine per terra rappresentano le affezioni sensibili, le simpatie e le antipatie umane che distraggono l'educatore e lo distolgono dal vero fine, lo feriscono, lo arrestano nella sua missione, gli impediscono di raccogliere meriti per la vita eterna. Le rose sono simbolo della carità ardente che deve distinguere te e tutti i tuoi coadiutori. Le altre spine significano gli ostacoli, i patimenti, i dispiaceri che vi toccheranno.
Ma non vi perdete di coraggio. Con la carità e la mortificazione tutto supererete e giungerete alle rose senza spine.
Appena la Madre di Dio ebbe finito di parlare, rinvenni in me e mi trovai nella mia camera» (M.B. III,32).
«I giardini del paradiso non sono come quelli della terra. In questi le spine restano e le rose passano; in quelli le spine passano e le rose restano eternamente (San Francesco di Sales, Massime, Libreria Editrice Salesiana, Roma, p. 50).
«Per cogliere le rose, si sa, s'incontrano le spine; ma con le spine vi è sempre la rosa» (Don Bosco ai Salesiani, M.B. XVII 131).
«È vero, saranno spine, ma spine che si cangeranno poi in fiori, e questi dureranno per tutta l'eternità » (Don Bosco alle Figlie di Maria Ausiliatrice, MB XVII, 555).
(Spiritualità Giovanile Salesiana) Sogni Don Bosco - autore: Don Bosco
martedì 4 agosto 2009
BE A SIGN OF HOPE 5
V° meeting dei
Ramacca (CT) 29 Luglio - 2 Agosto 2009
Durante il meeting sono stati trattati tematiche che promuovono il diffondersi dei valori quali: la fraternità universale, la legalità, il dialogo, la libertà.
giovedì 16 luglio 2009
dal 2 al 10 luglio 2009
Di rilevante importanza è stato l’incontro con i giovani mondo unito del movimento dei focolari. Determinante è stata la giornata di ritiro al santuario Madonna d’Itria dove padre Piero Greco in occasione dell’anno dedicato all’astronomia ha proposto ai giovani il tema
Ha concluso i 10 giorni la “MEGA FESTA GIOVANI” organizzata al campetto Sant’Elia con la collaborazione dell’amministrazione comunale che, ha allestito il palco nel campetto, diventato per una sera un mini stadio dove si sono esibiti la ciròband diretta da Cataldo Potestio che ha allietato la serata con musica, canti e tanto divertimento.
All’esterno del mini stadio sono stati allestiti alcuni stand con prodotti tipici.
La serata si è svolta con la massima serietà e compostezza che caratterizza le varie attività dell’associazione.
martedì 30 giugno 2009
Estate giovani
4 Natura e Creato
Parliamone in oratorio dalle ore 16,00
5 incontr-oratorio
giovani mondo unito ore 15,00
6 riflessioni in oratorio
ore 16,00 – 18,00
7 ritiro Santuario
Madonna d’Itria
dalle ore 16,00
8 serata insieme
dalle ore 20,00
9 lab-oratorio
ore 16,00 -18,00
S. Elia dalle ore 18,00
11 Mega Festa Giovani
Cirò Band Show con Cataldo Potestio
c/o Campetto S. Elia
dalle ore 19,30
Serena estate a tutti
mercoledì 24 giugno 2009
martedì 23 giugno 2009
concerto orchestra giovanile san domenico savio fine anno
Carmen di Bizet
New Carmen di Bizet
New York New York
Besame mucho
Singing in the rain
My Heart will go on
Ultima neve di primavera
Nel blu dipinto di blu.
L’orchestra giovanile è così formata
Flautisti: Parrilla Jessica, Ruggero Ruggero, Cerminara Carmen, Cinefra Annelisa, Perri Alessio, Prantera Antonella, Malena Fiorenza, Spataro Cataldo, Palmieri Gianfranco, Maida Salvatore, Facenza Pasquale, Baffa Rosanna, Cerminara Caterina, Trifino Deborah.Classe di Clarinetto: Maida Roberta, Rizzo Giusy, Prantera Giovanna, Lettieri Luana, Maida Elisabetta, Greco Michela.
Classe di trombone: Rizzo Luca.
Classe di percussione: De Franco Luca, Ruggero Manuel, Todaro Cristian.Classe di pianoforte: Marino Anna, Ambrosio Orlando, Esposito Giusy, Dima Valeria.
Alla tromba ha eseguito i brani come solista il prof. Giovanni Rovito, vice presidente dell’Associazione.
All’orchestra si sono poi alternati anche gli allievi della classe di propedeutica un corso musicale che introduce i più piccoli al mondo della musica attraverso giochi, canzoni e esercizi vari.. insomma si impara giocando. I più piccoli si sono esibiti con un brano intitolato: Dolce melodia. Hanno suonato il pianoforte: Ruggero Renato, Tridico Sara, Parise Giusy, Salerno Samuele, Adorisio Beatrice nonché le più piccole allieve del liceo Adorisio Gemma e Dell’Aquila Rosanna rispettivamente di 4 anni. Hanno avuto anche le ballerine il loro momento musicale infatti da quest’anno è stato attivato un corso di propedeutica musicale anche per loro. le bimbe hanno eseguito un brano con il flauto dolce e insieme all’orchestra e ai piccoli del corso musicale hanno concluso la serata con due canzoni dello zecchino d’oro e la musica suonata rigorosamente dal vivo senza l’ausilio di cd. Le ballerine sono: Apa Giusy, Alfì Anna, Pucci Jennifer, Morise Annachiara, Caracciolo Chiara, Cinefra Maria, Marino Arianna, Mammone Antonella, Lonetti Miriam, Perri Arianna, Parrilla Rossana, Scalise Benedetta, Scagliano Arianna, Lamberti Mariachiara, Murano Nocoletta, Capalbo Erika, Capalbo Valeria, Vulcano Stefania, Fazio Maria, Adorisio Beatrice, Calabretta Alessandra, Chiarello Alysea, Cavallaio Maria, Vetere Chiara, Rosati Antonietta, Romano Rebecca, Montesanto Chiara, Sesso Benedetta, Ruggero Tiziana, Giannotti Valentina, Sfichi Emilia, Potenza Martina, Vetere Francesca.
Durante l’anno scolastico tante sono state le iniziative promosse dal liceo musicale l’orchestra giovanile ha partecipato:
Presso il liceo si tengono corsi di:
Flauto:prof.ssa Vulcano Angela
Tromba e trombone: prof. Rovito Giovanni
Pianoforte: Prof. Michael Zumbo
Chitarra: Prof. Romeo Francesco
Fisarmonica: Prof. Francesco Todaro
Clarinetto: prof. Fabio Siciliani
Batteria: Prof. Vittorio Barone
Canto corale, teoria e solfeggio e ritmica: prof.ssa Vulcano Angela
Propedeutica per i bambini da 3 ai 6 anni: Prof.ssa Vulcano AngelaIl liceo garantisce la massima professionalità e un’accurata preparazione per sostenere gli esami e poter conseguire il diploma dello strumento musicale scelto.
venerdì 12 giugno 2009
mercoledì 13 maggio 2009
sabato 9 maggio 2009
giovedì 7 maggio 2009
la festa in onore di san domenico savio
mercoledì 29 aprile 2009
martedì 28 aprile 2009
foto benedizione stendardo
Un cammino di fede, che giorno dopo giorno ci porta a compiere piccoli passi verso l'immensità del cielo con l'entusiasmo di conoscere e apprezzarne l'immensità del divino; in occasione del viaggio "percorso San Paolo" a Roma, si è venuta a creare l'idea di un qualcosa che rappresentasse la nostra associazione.
L'idea si è concretizzata nella realizzazione dello stendardo che raffigura San Domenico Savio il nostro protettore. E' stata una grande esperienza per tutti noi.
Lo stendardo è stato benedetto da don Giovanni Napolitano il 24 Aprile 2009 nella Chiesa Santa Maria de Plateis, Cirò (KR)
domenica 5 aprile 2009
sabato 4 aprile 2009
25 e 26 APRILE 2009
IN OCCASIONE DELL'ANNO PAOLINO
l'oratorio San Domenico Savio
organizza il viaggio Cirò - Roma
riscopriamo i luoghi più significativi della presenza di Paolo a Roma che rivelano la sua profonda spiritualità e vita di fede, il suo desiderio di annunciare il Vangelo a tutti fino a dare la vita per Cristo e per i fratelli.
venerdì 27 marzo 2009
festa di San Giuseppe : ricordiamo le tradizioni cirotane
Si ringraziano il sig. Luigi Blefari, il dee-jay Cataldo Potestio, i componenti dell'oratorio e tutti i presenti alla festa.
Antonio Malena
Preghiera di San Francesco Di Sales
Glorioso San Giuseppe,
sposo di Maria,
estendi anche a noi la tua protezione paterna,
tu che sei capace di rendere possibili
le più impossibili delle cose.
Guarda alle nostre presenti necessità,
rivolgi i tuoi occhi di padre
su ciò che preme ai tuoi figli.
Aiutaci
e prendi sotto la tua amorevole protezione
le questioni così importanti
che ti affidiamo,
in modo che il loro esito favorevole
sia per la Gloria di Dio
e per il bene di noi
che affettuosamente ti seguiamo.
Amen.