L’8
dicembre si è svolta nella Chiesa Madonna delle Grazie Cirò la promessa
“Amici
Domenico Savio” (ADS)
ll gruppo ha preso spunto, in chiave moderna, dalla
Compagnia dell’Immacolata fondata nell’Oratorio di don Bosco dallo stesso
giovanissimo santo, i cui iscritti si impegnavano a vivere una vita piena in
amicizia con Gesù aiutando i loro compagni a diventare migliori.
Allo stesso modo, gli ADS si impegnano a seguire
l’esempio di San Domenico Savio che si distingueva tra gli altri ragazzi per la
purezza di cuore, per l’amicizia con Gesù e Maria, per il profondo desiderio di
raggiungere la santità nonostante la sua vita sia stata troppo breve:
“Io sono la stoffa, tu sei il sarto:
facciamo un bell’abito per il Signore!“ disse Domenico Savio a don Bosco nel
loro primo incontro.
Domenico Savio cercava di tradurre tutto ciò attraverso
una vita concreta al servizio del prossimo e tramite il buon esempio. L’incontro con Gesù dona
la gioia piena e lo scopo degli Amici Domenico Savio è proprio quello di
testimoniare questa gioia nel quotidiano sia a scuola che in famiglia e tra gli
amici. La sigla ADS racchiude le tre parole chiavi Amare, Donare, Servire. I ragazzi che
hanno aderito al cammino degli ADS hanno fatto la loro promessa il giorno 8
dicembre nella Santa Messa celebrata da don Matteo Giacobbe Parroco di Cirò e guida
spirituale del gruppo formato da: Fatima Potestio, Elena Lettieri, Maria Le
Rose, Tania Scalise, Erica Scigliano.
L'Oratorio San
Domenico Savio e il gruppo degli ADS con lo scopo primario di Amare Donare e Servire vivendo l’esperienza
piena di Gesù nel quotidiano hanno come obiettivo la formazione di ciascun
ragazzo a essere un “buon cristiano ed un onesto cittadino”. L'intento degli
ADS è quello di far ritornare il senso civico nelle persone, di sentire la
famiglia come unico porto sicuro, l'amicizia come fonte di crescita e far
trionfare il bene che il Signore ha insegnato e l'amore incondizionato che
Domenico ha dato ai giovani.
Forti delle
loro scelte questi ragazzi oltre a immettere nuova linfa vitale
nell'associazione, rendono l'oratorio unito e solido nonostante non abbia
ancora una sede.