Oggi 5 febbraio si celebra la XXXIV Giornata Nazionale per la Vita, al fine di sollecitare le coscienze all’alto impegno in favore della difesa della vita, dal concepimento fino al suo naturale tramonto, per sottolineare, che per la persona umana il bene grande della vita è un valore alto, assolutamente non negoziabile. Il titolo del messaggio dei Vescovi italiani, “Giovani aperti alla vita”, è rivolto in particolare a noi giovani, per essere educati “a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni, le esigenze in modo profondo” occorrono adulti contenti del dono dell’esistenza che offrono esempi, cultura e testimonianze. La Giornata per la Vita non può non riferirsi al grande tema dell’emergenza educativa. 200 anni fa ne parlava don Bosco; i grandi educatori anche oggi ne traggono esempi fondandosi sulla convinzione che occorre «illuminare la mente per irrobustire il cuore».E’ una citazione delle memorie biografiche di don Bosco. San Giovanni Bosco fu un santo moderno vissuto in un tempo di grandi turbamenti e sconvolgimenti politici, culturali e sociali che si distinse come educatore dei giovani trasformando la scuola e la chiesa in una famiglia.. Ragione, religione e amore era il trinomio del suo metodo educativo. Il messaggio di Don Bosco rimane di grande attualità per superare l’emergenza educativa. Oggi lo ricordiamo sempre più consapevoli della validità dei suoi insegnamenti.
lunedì 6 febbraio 2012
XXXIV Giornata Nazionale per la Vita ricordando don Bosco
Che i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi conoscano di essere amati.Nell’offerta di questa LUCE è l’impegno di noi giovani ad essere testimoni dell’amore:accoglila, Signore, e dona nuova forza al ministero della Chiesa, del Papa, dei Vescovi, degli educatori, dei genitori e di tutta la Famiglie.Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose.In questa confidenza i cuori si aprono e fanno conoscere i loro bisogni.Nell’offerta di questo LIBRO APERTO c’è l’impegno di noi giovani a spalancare le porte del cuore: accoglilo, Signore, e fa’ che si aprano alla tua grazia tutti i giovani, quelli disorientati e quelli entusiasti, quelli insoddisfatti e quelli spavaldi, quelli insicuri e quelli generosi, quelli impegnati e quelli confusionari.Si porta all’altare la Croce, segno di contraddizione e di vita. Simbolo non solo delle difficoltà, dei sacrifici e dei drammi quotidiani che spesso noi giovani, oggi, siamo chiamati a vivere, ma, "strada", "via" su cui Gesù vuole condurci, una via regale che fa a pugni con la mentalità del mondo. Non troviamo la vita impadronendoci di essa, ma donandola. L'amore è donare se stessi, e per questo è la via della vita vera simboleggiata dalla Croce. L’impegno di noi giovani è vivere l’eucarestia come centro della nostra vita.Si porta all’altare l’ icona di Maria Sede della Sapienza, Colei che svolge con sapienza di madre la formazione cristiana permanente nella vita della Chiesa, e con la quale vogliamo rappresentare la “carità intellettuale”, e il quadro di San Giovanni Bosco che ci chiede e di riconoscere la profonda responsabilità nel condurre i giovani alla verità come atto di amore. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te.Chi sa di essere amato, ama; e chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani.Nell’offerta di questo PANE e di questo VINO è l’impegno di noi giovani a farti spazio nella vita: accoglili, Signore, trasformali nel tuo corpo e nel tuo sangue e resta compagno e amico di chi è nella solitudine, nella malattia, nello sconforto, nel conflitto, nella povertà, nella tristezza.
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